Hieronymus Bosch, Trittico del carro di fieno, 1516, Museo del Prado, Madrid
Vissuto tra la fine del secolo XV e l'inizio del XVI, Bosch è un pittore che sfugge alle classificazioni. Non è partecipe della cultura figurativa rinascimentale, ma non è nemmeno un uomo del medioevo. Appare molto interessato alla cultura popolare che traduce in immagini grottesche e caricaturali. Profondamente religioso affida spesso alle sue opere contenuti morali, facendo seguire all'illustrazione dei vizi degli uomini descrizione di tormenti infernali.
Anche nel Trittico del Carro di fieno la parte destra è dedicata alla visione dell'Inferno. La parte sinistra illustra i primi capitoli del Genesi, dalla Creazione alla Cacciata dall'Eden.
Mi sono proposta di illustrare la parte centrale del Trittico che mi sembra meritevole di uno sguardo ravvicinato per la straordinaria originalità del soggetto e la moltitudine di episodi che vi sono raffigurati.
La scena è dominata dal carro di fieno intorno al quale si muove una moltitudine di persone appartenenti a diversi ceti sociali. L'obiettivo di tutti è quello di afferrare un po' di fieno e a questo fine si adoperano con tutte le forze e con tutti i mezzi, anche quelli più violenti.
Ma che cosa rappresenta il carro di fieno?
Il potere, la ricchezza, il successo, la felicità, la fortuna?
Nella mia infanzia capitava di vedere per le strade di montagna dei carri di fieno e noi bambini correvano a prenderne un mazzetto perché si diceva che portasse fortuna. Strana continuità delle leggende popolari!
Ma guardiamo nel dettaglio questa varia umanità.
Immediatamente dietro al carro ci sono i potenti di questo mondo: papa, imperatore, re, abati. Procedono sicuri come chi non dubita di aver diritto per volontà divina a tutto quello che il fieno rappresenta.
Papa e imperatore sembrano conversare amabilmente. Il mondo è loro e se lo spartiscono in armonia.
Sotto di loro la folla si scatena. A terra un giovane ferito, o morto, è vegliato da una suora. Un'altra sta cercando di strappare un mannello di fieno dalle mani dell'uomo in bianco, una delle figure più vivaci della scena.
Variano i copricapi che spuntano tra la folla, variano i tipi, le vesti, i colori.
Una donna vestita di rosso sistema una scala sul fieno che da qui sembra una massa dorata.
Vediamo la parte anteriore del carro. Anche qua c'è un groviglio di persone che si affannano sul fieno, incuranti delle ruote che stanno per travolgerli. Il carro è trascinato da creature mostruose in parte pesci, in parte uccelli. Alla guida c'è un demone che frusta il suo strano equipaggio.
Una moltitudine indistinta sta davanti al carro e cerca di afferrare qualcosa.
In basso a sinistra possiamo leggere una violenta satira di un certo ambiente religioso. Un frate, ben pasciuto, si fa servire da brave monachelle che già gli hanno riempito un sacco di fieno. Una suora per la verità sembra avere altri pensieri. Sta offrendo a un giovane suonatore di cornamusa un po' del prezioso fieno. In cambio di cosa? Comunque il ragazzo si ritrae, sdegnando l'offerta.
Questo gruppetto di donne non sembra coinvolto nell'assalto al carro. Due di loro indossano copricapi molto particolari, fatti a forma di grossa ciambella. Sono probabilmente appartenenti alla comunità Rom, Sinte e Camminati, che in quegli anni sono documentate con questo particolare cappello. Una di loro si accinge a leggere la mano a una signora che si è avvicinata. Il figlio, spaventato si aggrappa alle sue vesti.
Un anziano sta istruendo il nipote su come si debba arraffare tutto quello che la vita può offrire.
Davvero una visione drammatica dell'umanità!
Ma c'è qualcuno che in cima al carro ha già trovato la felicità. Sono giovani che suonano, si amano, si baciano. Tutto questo può essere molto peccaminoso ma c'è un angelo che li sorveglia e invano un diavolo azzurro soffia nella sua tromba
Quest'opera è stata dipinta cinquecento anni fa, ma in definitiva il suo messaggio è senza tempo.
Bosch era nato in una piccola città dei Paesi Bassi, s' Hertogenbosch, nel1453 e qui visse fino alla morte (1516) ottenendo un grande successo con la sua attività di pittore.
Riferimenti ed opere citate:
Hieronymus Bosch, Trittico del carro di fieno, 1516, Museo del Prado, Madrid
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