Frans Hals (1580-1666) è stato uno dei più grandi pittori olandesi del Seicento. Nato ad Anversa, si trasferì ben presto ad Haarlem dove trascorse quasi tutta la sua vita. Si era specializzato nel ritratto e questo gli permise di soddisfare diverse richieste dei suoi concittadini, ma anche di committenti di Amsterdam. Tra le sue opere più note sono i ritratti di gruppo che ritraggono i membri più eminenti della Guardia Civica. Molti di questi dipinti sono tuttora conservati in Haarlem nel museo a lui dedicato.
Frans Hals Museum, Haarlem (fotografia del 2013)
Van Gogh nel 1885 visitò Amsterdam, soffermandosi a lungo nel Rijksmuseum dove poteva studiare le opere dei grandi maestri del Secolo d’Oro. Affascinato da quella pittura, spesso esprimeva il suo entusiasmo nelle lettere inviate al fratello Theo.
Frans Hals, The Meagre Company, 1637, Rijksmuseum, Amsterdam
Nel Rijksmuseum pose molta attenzione a una grande tela raffigurante la cosiddetta Meagre Company, un dipinto del 1637, che Hals lasciò incompiuto e che fu terminato da Pieter Codde, cui si deve probabilmente gran parte del gruppo di destra. L’attenzione di Van Gogh fu attratta in particolare da una figura posta all’estremità sinistra della tela, un portabandiera.
Così scriveva al fratello:
"La figura è grigia da capo a piedi, diciamo un grigio perla-di un tono singolarmente neutro-probabilmente ottenuto dall’unione dell’arancione e blu in modo che si neutralizzino a vicenda-variando lo stesso colore base- facendolo un po’ più chiaro qui, un po’ più scuro là. L’intera figura è come se fosse stata dipinta con un unico grigio. Ma le scarpe di cuoio sono fatte di un materiale diverso dai gambali che sono a loro volta diversi dalle pieghe dei pantaloni, che sono diverse dal farsetto. Rende diversi materiali molto diversi per colore l’uno dall’altro, sempre con un’unica famiglia di grigi- ma aspetta! Dentro quel grigio ha aggiunto blu e arancione- e un po’ di bianco. Il farsetto ha dei fiocchi di seta di un divino azzurro chiaro. La fusciacca e la bandiera sono arancioni- il collare bianco.
Gli studiosi di Van Gogh ritengono che il pittore abbia appreso molto dall’attenta osservazione dei Maestri del secolo XVII.
"Quello che mi colpisce guardando i dipinti antichi olandesi è il fatto che molti di loro sono dipinti velocemente, che questi grandi maestri come Frans Hals, Rembrandt, Ruisdael e altri buttavano giù una cosa con la loro prima pennellata e non la ritoccavano più molto, In Frans Hals teste, occhi, naso e bocca sono fatti con una sola pennellata."
E ancora:
"Penso che si possa trarre una grande lezione dagli antichi maestri olandesi considerando una cosa sola il disegno e il colore."
Frans Hals, Coppia di coniugi in un giardino, circa 1622, Rijksmuseum, Amsterdam
Van Gogh si soffermò anche su un doppio ritratto, più precisamente un ritratto matrimoniale, un soggetto unico, almeno in questa forma, nella produzione del pittore. Rappresenta una coppia seduta in un vasto giardino in una posizione eccezionalmente decentrata. L’uomo infatti è seduto all’estremità sinistra del quadro, la donna, accanto a lui è leggermente arretrata, ma, se consideriamo l’effetto prospettico, è sostanzialmente pari al marito. È certamente la coppia più informale di tutta la pittura antica. Entrambi gli sposi sorridono, con un’aria leggermente maliziosa. Lei tiene, come per caso, un braccio sulla spalla del marito e lui si porta una mano al cuore. Van Gogh credeva che si trattasse dell’autoritratto del pittore insieme alla moglie “dopo la prima notte di nozze”.
Questa ipotesi è superata dalla critica più recente, ma il mancato riconoscimento dei due ritrattati nulla toglie al fascino di quest’opera.
Si aggiunga il fatto che l’esplicito sentimento manifestato dalla coppia è rafforzato da promesse espresse indirettamente: l’edera, vicina ai piedi della donna, simbolo di amore eterno, la vite che avvolge il tronco alle spalle della coppia, simbolo di amore coniugale, il grosso cardo che occupa il primo piano vicino all’uomo, simbolo di fedeltà maschile.
Van Gogh era incantato soprattutto dai colori molto scuri dei vestiti, rischiarati dai volti luminosi. In effetti nell’abbigliamento maschile c’è una sinfonia di neri su neri e in quello femminile un delicato variare tra il viola scuro e i brani più chiari. La donna indossa una deliziosa cuffia bianca con un nastro rosa intrecciato e l’uomo un vistoso cappello, che potrebbe conferirgli un aspetto imponente se non fosse per quel sorriso che ci riporta a una cordiale dimensione domestica.
Mi è stato molto utile il catalogo della mostra che si è tenuta tra il 1989 e il 1990 nelle tre sedi di Washington, Londra e Haarlem e in particolare il saggio di Frances S. Jowell, The Rediscovery of Frans Hals.
Riferimenti ed opere citate:
Van Gogh, Lettere a Theo, 1914
Frans Hals, The Meagre Company, 1637, Rijksmuseum, Amsterdam
Frans Hals, Coppia di coniugi in un giardino, circa 1622, Rijksmuseum, Amsterdam
Frances S. Jowell, The Rediscovery of Frans Hals.
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