Rembrandt Harmenszoon van Rijn, meglio noto semplicemente come Rembrandt (Leida, 15 luglio 1606 – Amsterdam, 1669 è autore di numerosi autoritratti: tra dipinti, incisioni, disegni se ne contano più di settanta.
Intendo presentarne alcuni realizzati in diversi momenti della sua vita
Databile intorno al 1628, il dipinto, conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam, è probabilmente il primo autoritratto del pittore all'età di circa 22 anni.
L'artista utilizza un fondo grigio che varia gradatamente a seconda delle parti più o meno illuminate.
Un raggio luminoso attraversa il volto del giovane, sfiora la sua guancia, il collo, la spalla, la punta del naso.
Gran parte del volto è in ombra. Emerge solo la gran massa dei capelli ricci, di un castano dorato, disposti come un'aureola, sotto la quale gli occho si vedono appena e non lasciano interpretare lo sguardo. Non sappiamo niente di questo giovane. La sua intimità è sigillata.
L'autoritratto della National Gallery di Londra, raffigura il pittore all'età di 34 anni. Questa volta la luce è diffusa e illumina tutte le superficie con la stessa precisa definizione. All'artista non interessava soltanto che il volto fosse in piena luce ma che il suo abbigliamento fosse ben riconoscibile e apprezzable. Rembrandt vestito come un gentiluomo del Rinascimento rivendicava per sè un ruolo sociale ben più elevato di quello di un pittore se pur geniale.
La posa fiera, tipica di un uomo sicuro di sè, della sua arte, del suo successo, si ispira a un dipinto di Tiziano, che si trovava in quegli anni ad Amsterdam nella collezione di Alfonso Lopez (ora nella National Gallery di Londra)
Tiziano, Ritratto d'uomo Raffaello, Ritratto di Baldassare Castiglione
Un'altra suggestione dall'arte italiana gli venne dal Ritratto di Baldassare Castiglione di Raffaello (ora al Louvre Parigi), che nel 1539 passò all'asta in Amsterdam e venne acquistato dallo stesso Lopez, proprietario del Tiziano.
Rembrandt lo vide, ne trasse un rapido schizzo e infine realizzò una bella incisione dove del modello raffaellesco restava solo l'enfasi riservata alle vesti e in particolare alla manica posta in primo piano. Ben diversa era l'attitudine spirituale. Nel Castiglione traspariva il sublime equilibrio del raffinato intellettuale. Nell'incisione di Rembrandt vediamo un uomo con la fronte corrugata, gli occhi un po' infossati, lo sguardo penetrante, che indossa spavaldamente un berretto floscio su una gran massa di capelli scioliti. S'intende che per lui questo è un travestimento.
L'incisione è datata 1639 e firmata REMBRANDT. Il pittore ormai usa soltanto il suo primo nome, come hanno fatto Raffaello, Tiziano, Michelangelo.
L'artista è al lavoro. Sta realizzando un'incisione vicino alla finestra. Veste indumenti pesanti e un cappello. La lastra di rame è nascosta da un grosso libro che serve a creare un piano inclinato. L'opera è firmata e datata 1648.
E' uno dei ritratti più autentici del pittore. Non ci sono abiti raffinati. né oggetti preziosi ma solo una consueta realtà quotidiana. Anche i lineamenti sono descritti con schietto realismo: le guance un po' casacnti, il naso "a patata", le rughe sulla fronte.
Ma negli occhi fissi sulla sua immagine allo specchio si intuisce l'orgoglio dell'artista consapevole del suo genio.
Questa volta Rembrandt assume le vesti di San Paolo. Al Santo si riferisce lo scritto sul libro che l'uomo tiene nella destra e la spada, la cui elsa si intravede appena.
L'espressione è molto intensa e difficile da decifrare. Le sopracciglia alzate e lo sguardo interrogativo fanno pensare a una persona perplessa, che si trova di fronte a una situazione inaspettata. Rievoca forse lo stato d'animo del Santo, quando fu colpito da una luce improvvisa e da una voce che lo chiamava.
Il pittore non è stato indulgente con sè stesso: la fronte è una ragnatela di rughe, le guance sono cascanti, la barba mal rasata lascia ombre scure, le labbra sono serrate, lo sguardo è malinconico. Sublime interpretazione o svelamento di sé?
Sentiamo che qualcosa è successo all'orgogioso gentiluomo, al geniale artista.
L'opera è del 1661 Da qualche anno Rembrandt ha avuto un tracollo finanziario che l'ha condotto al fallimento e alla perdita della casa. Ha subito gravi lutti domestici.
Ma continua a lavorare.
Questo è Rembrandt a 63 anni. E' un ritratto del1669, l'anno della sua morte.
Nessun pittore ha fatto tanti autoritratti. Ci possiamo chiedere che cosa l'ha spinto. Si trattava di esercitazioni sul soggetto più facile da reperire? Una specie di autobiografia per immagini? La testimonianza di un esagerato narcisismo? Forse tante cose insieme.
Di fatto gli autoritratti di Rembrandt mi sono sempre sembrati così eloquenti da sollecitare un colloquio intimo con lo spettatore. E' come se la sua anima fosse messa a nudo.
Opere citate:
Rembrandt, Autoritratto a 22 anni, Rijksmuseum di Amsterdam,
Rembrandt, Autoritratto a 34 anni, National Gallery, Londra
Tiziano, Ritratto d'uomo, National Gallery, Londra
Raffaello, Raffaello, Ritratto di Baldassare Castiglione, Louvre
Rembrandt, Autoritratto a 34 anni, incisione
Rembrandt, Autoritratto a 42 anni, incisione
Rembrandt, Autoritratto come San Paolo, Rijksmuseum di Amsterdam,
Rembrandt, Autoritratto a 63 anni, National Gallery, Londra
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