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Immagine del redattoreMaria Grazia

Un museo allagato

Aggiornamento: 13 set 2021

Vicino a Basilea si trova il museo della Fondazione Beyeler. Creato per volontà di Ernst Beyeler che intendeva collocarvi le sue collezioni, fu costruito da Renzo Piano e inaugurato nel 1997.

Si tratta di un lungo ,basso edificio rettangolare completamente immero nel verde, aperto, su uno dei lati brevi, da grandi vetrate, che arrivano fino a sfiorare l'acqua di un piccolo stagno.

Le sale sono illuminate da un lucernario dotato di un sistema di alette mobili che regolano la luce nelle diverse ore del giorno. All'nterno grandi superficie bianche e la calda tessitura di un pavimento a grandi listoni di legno.

La collezione, composta da dipinti e sculture dell'Ottocento e del Novecento, è particolarmente ricca e raffinata






In questi giorni il museo è allagato.

Non si tratta di un incidente ma di un evento creato dall'artista danese Olafur Eliasson, intitolato LIFE.

Rimosse le vetrate, rimossi i dipinti e le statue, è subentrata l'acqua e con lei tutto un piccolo mondo vegetale e animale.

L'acqua ha un colore intenso, innaturale, prodotto dall'uranina, un colorante atossico.

L'accesso dei visitatori è consentito attraverso passerelle di legno


L'artista: "Mi sono chiesto quali fossero le frontiere dei musei. Chi resta fuori? La flora, la fauna, i microrganismi e anche il clima. Sognavo un museo per visitatori umani e non umani. Un luogo permeabile, accessibile a tutte le specie del mondo".

L'operazione non è così innocente. L'acqua è stata colorata e la vegetazione coltivata appositamente in serra. Si tratta pur sempre di una natura addomesticata.


Impossibile esprimersi se non si è vista l'opera, e io non l'ho vista.


Conosco i musei e molti luoghi d'arte. L'acqua è da sempre considerata uno dei peggiori nemici. Non dubito che l'edificio di Renzo Piano sia stato adeguatamente protetto, ma il mio pensiero corre a molti luoghi amati dove l'acqua non avrebbe dovuto mai entrare.


La cripta della Basilica di San Marco a Venezia durante l'ultima acqua alta.


Passerelle in Piazza San Marco


Alcuni recenti interventi artistici mi fanno pensare alla stagione del Barocco e a quella frase di Giovan Battista Marino che non solo giustifica, ma esalta la poetica dell'artificio

E' del poeta il fin la meraviglia.
Note: Le parole di Eliasson sono tratte da un aricolo di Robinson allegato a Repubblica del 26.6.2021
Le prime tre foto sono mie. Le altre sono tratte da Internet.








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